Associazione Nazionale Bersaglieri Lurate Caccivio(CO)
"Imitati forse . . . uguagliati mai"
In Evidenza

Chi sono i Bersaglieri
I Bersaglieri sono una specialità dell'arma di fanteria dell'Esercito italiano così chiamata perché in origine formata da soldati addestrati al tiro al bersaglio con fucili di precisione a canna rigata.
Cosa facciamo
In qualità di ex Bersaglieri dell'Esercito Italiano o di Simpatizzanti ci riuniamo per preparare la nostra partecipazione a Raduni, Feste e Ricorrenze oltre che per vivere momenti conviviali così da promuovere fratellanza e amicizia
Breve storia del corpo
Il Corpo dei Bersaglieri fu costituito il 18 giugno 1836 dall'allora Capitano dei Granatieri Guardie Alessandro Ferrero La Marmora, quale fanteria particolarmente scelta ed addestrato i cui procedimenti di impiego, equipaggiamento ed armamento precorsero i tempi. . .
Reggimenti
Ferrero La Marmora
Il 27 marzo 1799, durante il periodo di occupazione napoleonica, nasce a Torino Alessandro Ferrero della Marmora. All'età di quindici anni (1814), La Marmora viene nominato Sottotenente nel Corpo dei "Granatieri Guardie" del ricostituito Esercito Sardo-Piemontese. . .La nostra sede

Ci riuniamo tutti i venerdì sera dopo le 20:30

La nostra sede si trova a Lurate Caccivio(CO) in via Roma 13/b

Partecipiamo a raduni, eventi e manifestazioni.
Organizziamo feste, pranzi e gite.
Eventi
Raduni



Storia del corpo
A Goito durante la prima guerra di indipendenza il corpo dei Bersaglieri riceve il battesimo del fuoco.
Successivamente i Bersaglieri prendono parte a tutte le campagne del Risorgimento: da quelle contro l'impero austroungarico nel 1859 e 1866 alle campagne per l'annessione dell'Italia centrale e meridionale del 1859 e 1860, durante la quale i Bersaglieri, attraverso la breccia di PORTA PIA, entrano per primi a Roma.
Durante la guerra di Crimea nel 1855 muore Alessandro La Marmora. Successivamente i bersaglieri partecipano alle campagne d'Africa, Creta(1897) e Cina(1900).
Il numero dei Battaglioni aumenta in questi velocemente, in quanto molti sono i volontari.
Il Corpo dei Bersaglieri infatti è quello che, all'epoca, esercita la più forte attrazione per lo spirito e per le imprese già divenute leggendarie; i Battaglioni vengono quindi riuniti in Reggimenti.
I Bersaglieri prendono parte, sempre distinguendo si per il proprio valore, alla campagna di Libia nel 1911 ed alla prima guerra mondiale 1915-18, nella quale combattono in tutti i settori, dal Piave al Carso, alle Alpi fin sopra ai 2000 metri di quota.
Nel 1935-36 alcuni Reggimentì Bersaglieri, partecipano alla campagna di Etiopia.
Nella seconda guerra mondiale combattuta dal 1940 al 1945, i Bersaglieri, combattendo su tutti i fronti, dall'Africa alla Russia, dalla Balcania all'Italia, si imporranno all'ammirazione degli alleati per valore, eroismo e spirito di corpo.
Dopo la seconda guerra mondiale, i Reggimenti Bersaglieri dotati di mezzi cingolati vengono inseriti nelle Brigate e nelle Divisioni corazzate, in quanto il loro spirito e il loro addestramento li rende idonei ad agire col dinamismo dei Corazzati.
Nel 1975-76, in seguito al processo di ristrutturazione dell'Esercito, i reggimenti Bersaglieri vengono disciolti; i Battaglioni riceveranno ciascuno la Bandiera di un Reggimento disciolto, ereditandone la gloria, le tradizioni ed il retaggio storico.
Nel 1991-92 rinascono quasi tutti i reggimenti dei disciolti battaglioni attuando una nuova ristrutturazione. Come in guerra, i Bersaglieri si sono sempre distinti anche nel soccorso alle popolazioni colpite da calamità. I “Fanti Piumati” spiccheranno per generosità ed altruismo, meritando la stima e la simpatia della gente.
Storia associazione nazionale bersaglieri
I primi due nuclei della futura Associazione sorsero in Torino, il 18 giugno 1886, cinquantenario della fondazione del Corpo e il 19 maggio 1887.
Denominati "Comizio Veterani Bersaglieri" e "Società di mutuo soccorso ex Bersaglieri", le due associazioni si fusero il 1° gennaio 1889 assumendo il nome di "Associazione Generale ex Bersaglieri con Mutuo Soccorso e Cassa di Previdenza".
Mutata la denominazione dal 1° gennaio 1911 in "Associazione di Muto Soccorso tra Bersaglieri in Torino", venne affiancata nel tempo da altre organizzazioni similari che, in occasione della tumulazione della salma del Milite Ignoto il 4 novembre 1921, costituirono la "Federazione Nazionale Bersaglieri", riunendo le organizzazioni di Torino, Milano, Brescia, Trieste, Bologna, Roma e Napoli.
L'Associazione Nazionale Bersaglieri si formerà quindi il 30 giugno 1924, a Bologna, in occasione del grande Raduno indetto in quella città, per rinominarsi nel 1938, "Reggimento Bersaglieri d'Italia Alessandro Lamarmora'.
L'Associazione venne ricostituita nel 1946 ad opera di un "Comitato" creato dal Generale Enrico Boaro, con il preciso obiettivo statutario di essere "apolitica". Il 9 aprile 1953 l'Associazione Nazionale Bersaglieri" veniva ufficializzata con decreto del Presidente della Repubblica.
Ferrero La Marmora
Il 27 marzo 1799, durante il periodo di occupazione napoleonica, nasce a Torino Alessandro Ferrero della Marmora. All'età di quindici anni (1814), La Marmora viene nominato Sottotenente nel Corpo dei "Granatieri Guardie" del ricostituito Esercito Sardo-Piemontese. Il i815 vide il giovane Alessandro con il suo nuovo grado, partecipe alla campagna contro Napoleone, appena rientrato in Francia dopo la sua permanenza forzata all'isola d'Elba.
Gli studi che affrontò negli anni successivi per approfondire la sua preparazione militare negli aspetti ordinativi, tecnico-tattici e nella sperimentazione e sviluppo di nuove armi da fuoco, lo convinsero sempre più della necessità di formare un corpo di soldati diverso per scopi e prestazioni da quelli all'epoca presenti.
Un gruppo di uomini addestrato per operare con estremo celerità, iniziativa e spirito offensive. Co-
si, nonostante l'avversione dei settori più conservatori dell’Esercito Piemontese, con la firma di Re
Carlo Alberto sul Regio Decreto del 1836, La Marmara riuscì nel suo intento costituendo le prime due compagnie dei suoi "Bersaglieri".
Ma per il battesimo del fuoco La Marmora e i suoi Fanti Piumati dovettero attendere ben dodici anni (8 aprile 1848), quando sul ponte di Goito dovettero affrontare le forze austriache. Fu proprio in quell'occasione che La Marmara fu ferito alla mascella da una pallottola nemica, ma, sebbene non guarito completamente, tre mesi dopo, i Bersaglieri videro nuovamente il loro fondatore alla
propria testa per tutta la durata della campagna.
Successivamente, nel 1855, con il grado di Tenente Generale (Generale di Divisione), ottenne il
comando del Corpo di Spedizione in Crimea, del quale fecero parte cinque battaglioni Bersaglieri
di formazione. Ma qui il colera miete molte vittime fra i soldati, per cui La Marmara si sente in
dovere di assisterli in qualche maniera nel dolore.
Cosi, incurante del contagio, incomincia a recarsi presso le infermeria per accertarsi dello stato di
salute dei ricoverati. Ma la malattia non risparmiò neanche lui, cosi, dopo alcuni giorni di sofferenza, il 7 giugno l855 alle 01.30, Alessandro Ferrero della Marmora spirò.